I backlink, noti anche come link in entrata o inbound link, sono una delle numerose strategie della SEO. Tuttavia, affinché possano portare valore aggiunto, è opportuno che rispondano ad alcuni parametri. Al contrario, questi collegamenti non favoriranno un miglior posizionamento in SERP, bensì ci penalizzeranno.
In sostanza, parliamo della creazione di collegamenti ipertestuali tra diversi portali, ovvero il processo che sta alla base delle campagne di link building. Il problema però, è che non sempre si tratta di collegamenti di qualità, e questo è un problema in grado di penalizzare il valore del nostro sito.
Se per esempio ci accorgiamo che il nostro portale ha perso molto traffico organico all’improvviso, è opportuno procedere con un’analisi dei backlink. Quest’ultima ti consente di tenere sotto controllo la qualità e la pertinenza dei link in entrata, due parametri che, come vedremo tra poco, sono di estrema importanza.
In altre parole, è bene tenere sempre sotto controllo i collegamenti effettuati da siti esterni, perché nessuno ci dà la garanzia che si tratti di un effettivo vantaggio.
Cosa sono i backlink: Le due tipologie
Per capire che cos’è un backlink basti pensare a che cos’è un link. Quest’ultimo non è nient’altro che una parola o una frase -molto breve- alla quale si collega un URL. La parola cliccabile viene chiamata anchor, e porta l’utente direttamente verso il sito, la fonte o il portale inserito manualmente.
Il backlink quindi, è il collegamento che un altro sito concede al nostro. In questo caso quindi, parliamo di link esterni. Solitamente, questi ultimi vengono utilizzati con due scopi: approfondire l’argomento trattato nel contenuto ed ottenere maggior visibilità.
Tuttavia, “non è sempre oro quel che luccica”. Ecco perché il proprietario del sito che riceve il backlink dovrà accertarsi che si tratti di un collegamento che porti valore aggiunto al suo sito. Al contrario, come vedremo dopo, è opportuno procedere con la rimozione del link dannoso.
L’altra tipologia di link è quella interna, che consiste nella creazione di un collegamento ipertestuale che rimanda ad una pagina, ad un paragrafo o ad una categoria del medesimo sito. In questo caso non c’è bisogno di effettuare nessuna analisi, poiché è il proprietario del sito a creare il collegamento tra le pagine del suo portale. In altre parole, non corre i rischi dei siti che invece ricevono backlink.
Il valore dei backlink nella SEO
La SEO (Search Engine Optimization) è l’insieme delle ottimizzazioni che apportano maggior visibilità ad un sito sui motori di ricerca. Il miglioramento delle posizioni in SERP dipende da molteplici fattori e parametri, all’interno dei quali rientrano anche i backlink.
Nel momento in cui un portale riceve molti backlink significa che i suoi contenuti sono apprezzabili e di elevata qualità, ma questa non è una certezza matematica. La quantità di link in entrata infatti, non deve essere confusa con la qualità degli stessi.
Per farla breve: è molto meglio ricevere un backlink da una fonte autorevole piuttosto che riceverne 10 da siti di dubbia natura. Anche perché, con l’introduzione dell’algoritmo Penguin di Google, i link di scarso valore portano gravi penalizzazioni al sito, mentre quelli buoni sono in grado di aiutarlo nella scalata della SERP.
Come fare, quindi, per valutare la qualità dei link in entrata verso il proprio sito? I parametri più importanti da tenere in considerazione sono due: l’autorevolezza e la pertinenza del sito da cui abbiamo ricevuto il backlink.
Se per esempio il nostro sito parla di frullatori, il motore di ricerca lo premierà nel momento in cui verrà linkato da una realtà che tratta lo stesso argomento. Tuttavia, bisogna che si tratti di una realtà consolidata, grande e che condivida contenuti di qualità con gli utenti a cui si riferisce.
Questi due parametri però, sono solamente quelli più importanti, ma è bene sottolineare che esistono altri fattori che permettono di valutare la qualità dei link in entrata. Ecco perché, onde evitare che il proprio lavoro venga penalizzato dall’esterno, è opportuno fare riferimento a un SEO specialist.
Come eseguire una buona analisi di backlink
Ora che abbiamo capito che cosa sono i link in entrata e qual è la portata del loro potere possiamo concentrarci sugli step necessari per eseguire un’analisi di backlink. Come prima cosa, è opportuno avere un’idea molto chiara della quantità di link esterni che abbiamo ricevuto.
In questo modo potremo analizzare la qualità della fonte che ci ha citati, capendo se si tratta di una realtà autorevole o meno. Per farlo è necessario utilizzare dei tool appositi, che rendono il lavoro molto più rapido ed efficiente.
Dopo aver capito quanti e quali backlink abbia ricevuto il nostro sito, possiamo passare alla fase di verifica. Adesso quindi, verremo a conoscenza di informazioni come l’URL di origine e di destinazione, l’anchor text, l’anchor type e la tipologia.
Questo è un momento molto delicato, a cui bisogna prestare molta attenzione. Difatti, non bisogna commettere l’errore di rimuovere dei link in entrata da parte di siti di valore. Al contrario, dovranno essere rimossi i link di bassa qualità, con poca pertinenza al sito, quelli che risultano innaturali o che, peggio ancora, sono stati inseriti a scopo manipolativo.
Tuttavia, la fase di rimozione dei backlink non è così semplice e lineare come ci si potrebbe aspettare. Ecco perché è bene affidarsi ad un esperto del settore. Per ogni singolo link che si desidera eliminare si dovrà contattare il proprietario del sito che ha effettuato il collegamento.
Solitamente, il contatto avviene tramite il modulo di contatto presente sul sito o tramite l’invio di una mail, qualora fosse reperibile. In alternativa, si dovrà andare alla ricerca del proprietario tramite ricerche più approfondite, usufruendo di servizi come Whois Lookup.