Una delle sfide più grandi che i blogger, i content marketer e gli imprenditori online devono affrontare è la realizzazione di contenuti che piacciano sia agli utenti che a Google. In altre parole, i concetti e gli argomenti trattati negli articoli devono essere completi, approfonditi e di qualità, ma al tempo stesso anche ottimizzati per i motori di ricerca.
Queste, infatti, possiamo dire siano due facce della stessa medaglia, una medaglia che ha come primario obiettivo quello di accrescere il traffico organico, migliorare il posizionamento in SERP ed aumentare clienti, conversioni e guadagni.
Per poter raggiungere questi risultati, dunque, è necessario conoscere le fondamenta del SEO copywriting.
Cos’è il copywriting in ottica SEO e perché è così importante
Per capire cos’è il SEO copywriting è importante avere ben chiaro che cosa sia il copywriting e che cosa sia la SEO. Il copywriting è un’attività che si basa sulla realizzazione di contenuti che spingano l’utente ad acquistare un prodotto, ad iscriversi ad una newsletter o anche solo semplicemente ad eseguire un test.
In sostanza, l’obiettivo primario del copywriter è scrivere per vendere. La stesura degli articoli, infatti, è pensata nel minimo dettaglio: la scelta del titolo, la suddivisione dei paragrafi e la selezione delle parole più giuste da utilizzare.
Dall’altra parte abbiamo la SEO, ovvero l’insieme di tutte le ottimizzazioni che migliorano l’efficacia del contenuto agli occhi del motore di ricerca. Le due cose, infatti, sono strettamente correlate. Se il tuo contenuto non esce tra i primi risultati mostrati da Google, gli utenti non potranno trovarlo, e di conseguenza sarà molto difficile potergli vendere servizi o prodotti.
Per concludere, quindi, il SEO copywriting è un’attività che consiste nella realizzazione di contenuti completi e di qualità e che, al tempo stesso, siano scritti di modo da soddisfare i requisiti per poter essere presi in considerazione da Google.
Da che parte cominciare?
Ancora prima di pensare alla stesura dell’articolo dovrai concentrare la tua attenzione sulla ricerca delle parole chiave. Quest’ultima, forse più conosciuta come keyword research, è l’attività che ti consente di capire quali sono le esigenze del tuo pubblico.
Attraverso l’analisi delle parole chiave, come d’altronde suggerisce il termine stesso, andrai alla scoperta delle parole più utilizzate dagli utenti quando impostano una ricerca su Google. In questo modo saprai sia quali contenuti realizzare, sia quali keyword utilizzare durante la stesura dell’articolo.
Inoltre, l’analisi delle parole chiave ti consente anche di capire quali sono le keyword più importanti per le quali il tuo contenuto dovrà cercare di posizionarsi. Per esempio, nel momento in cui un utente desiderasse ottenere informazioni o approfondimenti sui rimedi per la cellulite, potrà effettuare ricerche molto diverse su Google:
- Come eliminare la cellulite
- Creme e fanghi per la cellulite funzionano?
- Ridurre la buccia d’arancia
- Trattamenti di medicina estetica per cellulite
- Bevande naturali detox per cellulite
Insomma, non ci sono limiti in termini di ricerca: ecco perché è essenziale la keyword research. Attraverso l’analisi delle parole chiave potresti scoprire che la prima query ha 7.000 ricerche al mese, mentre l’ultima anche meno di 50. A fronte di questa informazione, quindi, potrai realizzare dei contenuti in linea con le esigenze del tuo pubblico.
Questo è il primo ed imprescindibile passaggio per scrivere un testo SEO oriented. Per poter eseguire una keyword research degna ti nota ti consiglio di utilizzare il tool Seo Zoom, che offre una panoramica molto completa e precisa delle abitudini di ricerca degli utenti.
Dopo che avrai stilato la lista delle keyword sulle quali andare a lavorare dovrai passare alla stesura del piano editoriale. Quest’ultimo sarà la tua linea guida per eccellenza, poiché basato sulle necessità del tuo pubblico. Inoltre, è consigliabile stabilire anche la frequenza di pubblicazione degli articoli, così da seguire un piano preciso, e non lasciato al caso.
L’ultimo punto essenziale che dovrà essere affrontato in questa prima fase di lavoro è l’analisi della concorrenza. Anche in questo caso ti suggerisco di affidarti a Seo Zoom, poiché ti permetterà di valutare il livello di competitività dei siti che operano nella tua stessa nicchia.
SEO Copywriting: Le ottimizzazioni On Page
Dopo la fase preliminare potrai passare alle ottimizzazioni da effettuare all’interno della pagina di lavoro. Come prima cosa, quindi, dovrai creare una struttura gerarchica per l’articolo. Questo è un aspetto essenziale tanto per l’utente, quanto per il motore di ricerca.
La lettura, infatti, viene favorita a fronte di un’omogenea suddivisione del testo in paragrafi e sotto-paragrafi. Al contrario, un unico blocco di testo scoraggia l’utente alla lettura. Affinché la tua struttura possa essere corretta dal punto di vista SEO, quindi, dovrai utilizzare gli heading tags.
Questi ultimi non sono nient’altro che i titoli che andrai ad inserire all’interno del tuo contenuto. All’interno di piattaforme come WordPress, l’ordine gerarchico è evidenziato proprio dal nome dell’heading tag:
- Il titolo H1 è quello che darai all’articolo e che verrà visualizzato nella SERP di Google. Per questo è importante che al suo interno sia riportata la keyword principale per la quale desideri posizionarti;
- I titoli H2 sono i titoli dei principali paragrafi e dovrebbero presentare le keyword correlate;
- I titoli H3 dovranno essere inseriti sempre “sotto” agli H2, poiché la loro funzione è quella di approfondire il tema trattato in precedenza.
Facciamo un esempio pratico:
- H1: Come prevenire la cellulite
- H2: Rimedi naturali per prevenire la buccia d’arancia
- H3: Creme e fanghi anticellulite funzionano davvero?
Nel caso in cui fosse necessario potrai utilizzare anche gli H4, H5 ed H6, anche se questi ultimi non svolgono un ruolo essenziale lato SEO. Oltre alla struttura gerarchica del testo dovrai assicurarti di ottimizzare anche le immagini, che all’interno di un contenuto svolgono un ruolo altrettanto importante.
Per farlo, dovrai andare ad inserire l’alt ed il title tag, due voci che ti compariranno automaticamente dopo il caricamento dell’immagine. Le ultime ottimizzazioni SEO on-page di cui dovrai occuparti sono l’URL e la metadescription.
Il primo dovrà riportare le parole chiave principali senza simboli o caratteri “particolari”. Riprendendo l’esempio di prima, l’URL potrebbe essere “prevenire-la-cellulite”. La metadescription, invece, è una descrizione molto breve (si parla di meno di 160 parole) che racchiude l’argomento che andrai a sviluppare nel contenuto.
Entrambi questi elementi saranno visibili, oltre che agli occhi di Google, agli utenti, perciò ricordati di ottimizzarli prima di pubblicare l’articolo. Per ciò che riguarda la lunghezza del testo, invece, non ci sono particolari indicazioni da seguire.
L’importante è che, come dicevamo prima, il contenuto sia esaustivo nel tema trattato, che porti valore aggiunto e che risponda in modo concreto alle esigenze degli utenti. Meglio un articolo di 1.000 parole, ma completo, piuttosto che un articolo di 3.000 parole che non arriva al nocciolo della questione.